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Come funziona blog

Guida su come funziona il blog

I numeri relativi alla diffusione dei blog su internet ci forniscono una prima misura sulle capacità di sviluppo del web 2.0

Come funziona il blog? Partiamo col dire che l’innovazione più importante che caratterizza la natura sociale e partecipativa del web 2.0 è l’invenzione del blog a opera di Robert Scoble. I blog, nati nel 1997 negli USA, hanno iniziato ad affermarsi in Italia a partire dal 2001. Essi si configurano come dei diari on-line, all’interno dei quali una persona può inserire quotidianamente un proprio contenuto (fare un post) e consentire a chiunque di leggerlo, commentarlo e condividerlo con altre persone.

La condivisione di un blog avviene in questo modo: i lettori possono sottoscrivere un abbonamento RSS, attraverso il quale essi ricevono sul proprio PC gli aggiornamenti in tempo reale sugli ultimi post pubblicati.

Tutti gli aggiornamenti vengono raccolti da un particolare programma, chiamato aggregatore. Attraverso l’uso di un aggregatore (come per esempio Google reader) gli utenti possono avere degli ultimi aggiornamenti pubblicati da tanti siti e blog quanti sono i feed RSS sottoscritti. ln questo modo è possibile ricevere le ultime novità pubblicate dai blog e dai siti di informazione e giornali on-line, e possono anche essere scaricati automaticamente i podcast e gli altri contenuti multimediali pubblicati dai vari siti.

Per quanto riguarda la gestione e come funziona il blog, il titolare può decidere se i lettori possono commentare liberamente i suoi post, può consentire i commenti associati ai post in forma anonima o meno, può applicare un controllo preventivo o lasciare libero spazio al contributo degli altri utenti. Se i lettori di un blog riconoscono che un post sia particolarmente interessante hanno la possibilità di condividerlo con gli altri utenti attraverso il trakback, un meccanismo attraverso il quale un commento a un post di un blog rimanda a un altro post di un altro blog dove il commentatore sviluppa e mantiene una propria discussione sul tema. In questo modo è possibile creare (chi sa come funziona il blog), una sezione chiamata blogroll, dove ogni blogger (ossia: colui che scrive il blog) inserisce i riferimenti agli altri blog che considera degni di essere menzionati. I blog danno inoltre la possibilità di inserire per ogni post una serie di tag, ossia di parole chiave che consentono una facile indicizzazione dei contenuti trattati all ‘interno di un blog.

Dal punto di vista tecnico la possibilità di creare e gestire un blog è offerta gratuitamente da numerose piattaforme di blogging chiamate Content management system (CMS), ovvero sistemi di gestione dei contenuti.

Questi sistemi sono molto spesso open source, cioè liberamente utilizzabili e modificabili dagli utenti, come nel caso di WordPress. Questa possibilità di espandere liberamente i CMS ha consentito agli utenti di creare i widget, ossia dei programmi aggiuntivi in grado di ampliare le funzionalità e i servizi offerti dalle piattaforme di blogging e social networking.

I numeri relativi alla diffusione dei blog su internet ci forniscono una prima misura sulle capacità di sviluppo del web 2.0. Technorati, un motore di ricerca dedicato al mondo dei blog, nel 2008 ha stimato che in tutta la rete ce ne siano circa 133 milioni di cui quasi un milione aggiornati quotidianamente6. I blog vengono scritti in 81 lingue diverse, a dimostrazione che si tratta di un fenomeno davvero globale e che non conosce confini, fermo restando ovviamente il problema del digita/ divide relativo della disponibilità anche nelle aree meno sviluppate del pianeta di PC e reti di telecomunicazione.

Dal punto di vista della comunicazione di marketing l’aspetto più importante di un blog è il fatto che esso favorisce le attività di conversazione. La realtà delle relazioni nel mercato globale implica necessariamente l’utilizzo delle tecnologie digitali per costruire e gestire i rapporti che le imprese hanno con il proprio mercato di riferimento. Gli strumenti tradizionali come il telefono, il fax, l’e-mail e l’instant messaging facilitano le conversazioni a distanza, ma nessuno di questi strumenti consente a una singola persona di conversare potenzialmente con milioni di utenti cosi come può avvenire attraverso l’uso di un blog’. Le aziende hanno la necessità di partecipare alle conversazioni perché esse possono diventare uno strumento funzionale alla costruzione di un rapporto di fiducia reciproca, in base al concetto di marketing bidirezionale.

L’articolo che spiega come funziona il blog ci parla di un fenomeno che in Italia ha toccato il suo apice durante gli ultimi quattro anni, e sta ora conoscendo una crescita meno impetuosa.